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NTD Ital: Ombre cinesi: Affidarsi alla Cina per il 5G– Zte e Huawei un rischio per la sicurezza nazionale

NTD Italia
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L’11 dicembre 2019 il Copasir (il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) ha chiesto al governo italiano di valutare l’ipotesi di escludere i colossi cinesi della tecnologia Zte e Huawei dall’attività di fornitura di tecnologia per le reti 5G. La preoccupazione riguarda non solo l’Italia ma tutto l’Occidente. Si tratta di informazioni ormai di dominio pubblico. Ne hanno parlato l’ANSA, l’Agenzia Italia, l’International World Group, CorCom, Formiche.net, il Sole24Ore, per citare solo alcune fonti. Ma prima di tutto chiariamo che cosa significa “5G”. Il 5G è una tecnologia di telecomunicazione cellulare a dir poco rivoluzionaria. Infatti, grazie alle elevatissime frequenze di trasmissione e all’architettura dei sistemi, attraverso il 5G è possibile trasmettere dati sulla rete cellulare con velocità fino a 100 volte superiori rispetto al 4G: per scaricare un film, ad esempio, col 5G basteranno pochi secondi. Importante è anche la “densità”: col 5G è possibile collegare fra loro fino a un milione di dispositivi per km quadrato! Con il 4G si arriva massimo al 10 mila per km quadrato. Si tratta di prestazioni impressionanti. Impensabili fino a pochi anni fa. Che permettono di accedere a distanza a qualunque database collegato e persino di monitorare e comandare a distanza qualunque tipo di apparato o macchinario. Ma quali sono le conseguenze concrete per noi cittadini? Si tratta naturalmente di una materia tecnicamente molto complessa. Semplificando, si può dire che l’aspetto fondamentale del 5G sia prima di tutto la sicurezza dei dati. Per sua natura, il 5G permette una sicurezza molto maggiore o molto minore, rispetto alle vecchie tecnologie. In pratica, un fornitore affidabile di tecnologia 5G costruirà una rete supersicura. Mentre un fornitore non affidabile installerà dei sistemi con delle porte di accesso segrete, delle quali solo lui è a conoscenza, e che potrà usare a piacimento per accedere sia ai dispositivi che alle banche dati degli utenti. Ma quali sono, allora, i costruttori di reti 5G da cui dipende il nostro futuro? I nomi sono noti: Ericsson e Nokia in Europa, Cisco negli Stati Uniti, e Huawei e ZTE in Cina. E qui veniamo al punto. I servizi segreti italiani e di gran parte dell’Occidente non considerano Huawei e ZTE affidabili. Perché? Perché, come la gran parte delle grosse aziende cinesi, hanno fortissimi legami col regime comunista cinese. Tradotto: se il regime cinese volesse ad esempio accedere a dei dati finanziari riservati, a delle cartelle cliniche, o a delle informazioni militari di una nazione in cui è installata una rete 5G di un’azienda cinese, è molto probabile che potrebbe farlo senza difficoltà. A questo punto, è facile capire quali siano i pericoli del 5G per la privacy individuale e per il destino di una nazione. E altrettanto facile è capire a che genere di pericolo si esporrebbe, ad esempio, la sanità italiana se accettasse le offerte di Pechino per l’installazione negli ospedali della rete 5G cinese. Insomma, è cruciale che il 5G sia installato da aziende affidabili e alleate. Perché tutto, nelle nostre vite, ormai dipende dall’informatica. Affidarsi alla Cina per il 5G significherebbe rischiare di finire sotto il totale controllo di un regime dittatoriale e criminale, che rappresenta la più grave minaccia per il futuro dell’Umanità. #5G #Huawei #IndustriaDigitale #SicurezzaNazionale #Parlamento #Cina #Coronavirus #TecnologiaZte #TecnologiaHuawei
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